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al testo di nicol luccardi
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Salta di ramo in ramo la solitudine settembre di andate luci in quali tramonti trebbiate l’anima quando l’amore ondeggia su folate di scirocco e schiumose onde e sulle rive ghiaiose stende il suo velo il mare. Sul decaduto arco della luna ignaro è il destino di umana solitudine gela il respiro alle prime brine dell’alba . Tra creste di luce sprofonda la debolezza umana nell’officina laboriosa del cielo il moto perpetuo del silenzio dilata l’anima nella valle solitaria del creato. |
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